Ladri sfortunati (Fabio Russo e Gabriele Parodi)


Durante una notte buia e tempestosa, nella chiesa di Santa Maria di Castello, sta succedendo qualcosa: ”Ah ah ah ruberò il Cristo Moro!” 
La mattina seguente, nel centro storico della città di Genova, un bambino di nome Harnold, durante un’uscita didattica, osservando una foto dell’atrio della chiesa di Santa Maria di Castello, si accorge che il Cristo Moro è scomparso. Harnold, che è molto intelligente continua la sua visita ma, quando vede il quadro dell’Annunciazione nel corridoio del Convento e osserva le parole dell’angelo, si rende conto che queste sono un codice cifrato che permette di trovare la mappa dei cunicoli della sacrestia. Infatti leggendo le lettere a gruppi di quattro, si evidenziano le coordinate del punto in cui si trova la mappa e cioè nelle radici dell’albero di mimosa nel giardino della chiesa.
Harnold corre a scavare e che cosa trova? Una scatola metallica di colore bronzo. Eccitato la apre e dentro c’è un foglio ingiallito. Delicatamente lo apre e davanti ai suoi occhi appaiono i disegni dei cunicoli della sacrestia. Con questa il bambino si precipita nella sacrestia e da lì nei cunicoli, che sono bui e pieni di ragnatele.
Impaurito corre avanti e all’improvviso sente un rumore di oggetto trascinato che rompe il silenzio, accompagnato da delle voci: “Ok Johnny, stanotte dobbiamo arrivare in porto per prendere la nave cargo “Yu Ming”, che trasporterà il Cristo Moro in Cina”, “Si Donnovan senza farci scoprire però, non possiamo andare in giro con un crocifisso sulle spalle così, come possiamo nasconderlo?”, “Ho un' idea, stanotte, travestiti da spazzini, lo trasporteremo dentro un sacco di naylon nero”. 
Allora Harnold, ripercorrendo i cunicoli al contrario, esce dalla chiesa e si precipita nel più vicino distretto di polizia. I poliziotti, congratulandosi con lui, gli comprano un gelato e gli dicono:” Ok. Adesso ce ne occupiamo noi.” 

Quella notte stessa i poliziotti, Gabriele e Fabio, si appostano all’uscita dei cunicoli e colgono Donnovan e Johnny con le mani nel sacco (veramente!), e così il Cristo Moro può far ritorno ala chiesa di Santa Maria di Castello.